E’ difficile rendersi conto di cose forse troppo grandi che ti si evolvono intorno. Ma quanto successo oggi non può e non deve passare inosservato.
Riuniti per il G20 i ministri delle finanze di Germania, Francia, Italia, Spagna e UK hanno diramato uno “statement“, un comunicato, che ha tranquillizzato i mercati, precedentemente avviati verso un pericoloso avvitamento.
“A joint statement released by Britain, France, Germany, Italy and Spain made clear that any new (bailout) mechanism would only come into effect after mid-2013 with no impact whatsoever on the current arrangements.
The statement by the ministers effectively means that Europe will not be enforcing losses on private investors holding bonds before 2013.”
I mercati hanno reagito facendo rientrare i rendimenti dei bond irlandesi e portoghesi a livelli meno folli, le azioni del comparto finanziario hanno ripreso vigore e l’informazione mainstream si bea del successo di questo provvedimento: accendete lo spirito critico! Fermatevi a pensare.
Nel 2013 come potranno i Paesi “non virtuosi” emettere debito? Chi sottoscriverà delle obbligazioni che in caso di ristrutturazione verrebbero praticamente disintegrate (visto che in caso di ristrutturazione tutto il taglio verrà riversato sulle poche emissioni post-2013)?
Ebbene la sola risposta possibile è che i Governi stanno scommettendo di far rientrare i deficit governativi entro livello di guardia entro il 2013.
Il che è possibile solamente attuando un taglio violentissimo della spesa pubblica, sanità, istruzione, previdenza e tasse.
Per non creare un danno agli attuali detentori di bond greci, irlandesi, portoghesi ecc. pagheremo noi cittadini un conto salatissimo, enorme e RAVVICINATO. Sembra ieri che è scoppiata la crisi finanziaria (estate 2007): il 2013 arriva in un battito di ciglia.
Questo statement è follia pura, e si basa sulla convinzione che il popolo bue non si accorgerà di questo trasferimento di ricchezza, e che supinamente si farà sfilare ogni servizio pubblico e borbottando pagherà le tasse che lo Stato imporrà.
A me piace pagare le tasse, dico davvero. Sono una espressione di civiltà sociale.
A volte qualche mio interlocutore si lamenta di pagarne tante, io rispondo sempre: “non lo dica a me: io le pago tutte”.
Ma non posso accettare che per non arrecare danno a chi sta maturando ratei del 6, 7 o anche 9% su dei bond comprati consapevolmente sapendo che erano spazzatura, io mi debba vedere sottratti capacità di reddito e servizi.
E neanche voi dovreste.
Questo statement va fermato, annullato, referendato, emendato. Qualcosa va fatto
I commenti aspettano le vostre adesioni e le vostre proposte

ça va sans dir…..
anche il sottoscritto le paga.
però…..comincio a essere un pochino stanco di sta manfrina.
spero che non vogliano portare la gente oltre la soglia di tolleranza, perchè poi qualche matto che esagera lo si trova sempre e poi si passa dalla parte del torto.
vediamo che succede…intanto portiamo i nostri soldi in North Dakota.. 🙂
http://effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=31378:north-dakota-il-miracolo-fatto-in-casa&catid=35:worldwide&Itemid=152
A me il comunicato a naso non dispiace.
A differenza degli Usa, che continuano a stampare carta, in Europa si dice che la festa è finita, ed in due anni e 1/2 si dovrà fare il possibile per rientrare in dei parametri di sostenibilità del debito.
Se ho ben capito, tu preferiresti che ci fosse un default pilotato “subito” di chi stà peggio, andando a colpire i detentori di junk bond europei.
A me nello stato di attuale malattia dell’economia questo parrebbe una medicina peggiore del male, capace di far avvitare il mondo in una nuova pesante spirale recessiva (domattina chi comprerebbe più bondi Italiani? le borse che fine farebbero? e l’euro?).
Mi pare più sensato cominciare ad inserire la parola “ristrutturazione” con questi annunci, in modo che si capisca che il periodo della finanza allegra deve finire, ma al contempo non strozzare la timida ripresa che stiamo vivendo.
Più che tra banche e Stati, è proprio una partita fra banche e cittadini. Con le prime informate, attive e consapevoli e i secondi disinformati, passivi e inconsapevoli.
E sulla seconda parte noi blogger dobbiamo fare qualcosa, non me la sento di stare solo a guardare e fare la telecronaca.
@Marco: ripresa?
il 53% del PIL Italiano -e più o meno il livello è lo stesso per tutti i PIIGS- è fatto da spesa pubblica.
Il taglio della spesa per far rientrare il deficit strozzerà comunque la “ripresa”.
Una adeguata pettinata (diciamo un -30%) dei junk bond invece farebbe scendere il debito/PIL della Grecia, per esempio, dall’attuale 140% a 98%. Da lì, su basi più sane, si può pensare di impostare una ripresa.
Io parlavo di timida ripresa mondiale (forte in Asia e Sud America, buona in Germania, anemica nel resto del mondo).
Ho paura che se ristrutturi il debito ad es. di Grecia o Portogallo l’indomani l’effetto contagio verso Italia e altri sia immediato.. ecco che la crisi si estenderebbe a macchia d’olio in germania (500 mld di debito pubblico italiano detenuti) Francia (200 mld), Euro, e da lì borse e finanza mondiale..
Magari poi mi sbaglio, ma vedendo cosa han fatto i ns. titoli di stato in questi giorni ..
A mio avviso il comunicato di questa mattina mette in evidenza la totale incapacità di gestire questa crisi; la si vuole rimandare il più possibile anche a costo di aumentarne enormemente l’impatto. L’imperativo è rinviare alle calende greche, ma questa volta arriveranno.
ANDREA
La finanziarizzazione dell’economia ha prodotto solo danni e tragedie, c’e un bellissimo libro di Giovanni Arrighi, il lungo xx secolo, dove viene descritto come dalla bolla del 1300 scoppio la peste nera,la bolla olandese, il 1929 ecc.Il problema e il trasferimento di enormi quantita di denaro, dal settore produttivo saturo all’economia di carta fatta di mutui e scommesse.Non e possibile che paghi continuamente la gente queste follie, qui se non si cambiano le cose andiamo incontro ad una tragedia!!!Giorgio
Se proprio si volesse dare una svolta bisognerebbe sciogliere la comunione dell’euro, se no, finchè siamo tutti dentro la vedo come Marco, forse questa decisione è il male minore, per lo meno nell’immediato.
Il problema è che i maggiori detentori dei titoli pubblici dei PIIGs sono le banche stesse.
Quindi ristrutturando il debito le maggiori bnche europee saltano.
L’unica soluzione (che doveva essere percorsa subito) era la nazionalizzione delle banche: azzeramento di obbligazione e azioni degli istituti e l’unica garanzia è sui depositi dei correntisti …
Penso che il grande pubblico non sia cosciente dello scontro in atto fra Banche (detentori di debito se vuoi) e Stati Europei. Il livello di ca@@eggio che ci viene imposto dall’agenda quotidiana politico-gossipparo-mediatica ufficiale italiana è a livelli insuperabili per un singolo blog.
Io per ora tendo a pensare che il comunicato di oggi sia figlio della paura generata dalle aperture dei mercati di questa mattina ma sono pronto a cambiare idea molto velocemente.
Senti, propongo un POST CONGIUNTO su tutti i blog che vorranno aderire all’iniziativa di fare conoscere quello che sta succedendo. Tu poi, andrai al BlogEconomyDay, direi che questo potrebbe essere uno degli argomenti centrali.
FunnyKing
Le maggiori banche europee hanno quei titoli in portafoglio, quei titoli a cui oggi il mercato assegna valore 70, 60, 50. Non mi risulta che siano saltate, pur avendo quella svalutazione “in pancia”. Il danno da default bancario lo conosciamo già, e della copertura DELLA RIMANENZA potrebbe anche essere lecito chiedere lo sforzo al cittadino.
Ma qui si tratta di ottenere rendimenti del 9% su bond che sono carta straccia e far pagare al cittadino il “fattore tempo”. E’ follia
Certo è un’enorme ingiustizia che da maggio tanti piccoli risparmiatori si siano buttati sui titoli tedeschi (me lo ha detto la mia banca), mentre tanti piccoli speculatori si siano buttati sui titoli greci e il risultato è che il rischio venga parimenti coperto. Ma in tutta questa Crisi di giusto non c’è niente…
Ciao BimboAlieno, non si può fare una bonifica del debito annullandolo del 30%, è completamente fuori discussione, nessuno ti comprerebbe più il debito a quel punto. I PIIGS stanno semplicemente pagando la loro irresponsabilità fiscale, se io ti presto i soldi e tu ci compri 12390283 auto blu e ci fai i ponti su messina è giusto che il prossimo prestito lo avrai con interessi maggiori. Lo statement dell’unione europea serve a rassicurare i creditori. Fra l’altro la maggior parte dei creditori sono le banche che hanno in pancia il debito dei paesi, quindi una svalutazione dei 30% di quei titoli porterebbe a un buco pauroso nel capitale delle banche con conseguente crisi di panico sui mercati. Che si riperquoterebbe anche sull’economia reale perchè le banche per tappare il buco dovrebbero aumentare le riserve e quindi ritringere ancora una volta i cordoni del credito alle imprese.
Sono in ufficio e (giustamente) non ho Facebook, però la prima cosa che farò a casa sarà diffondere questa notizia!
By the way, io suggerisco anche un’interpretazione meno pessimista: forse, semplicemente, i Governi vogliono prendere tempo (fino al 2013 appunto), in attesa di inventarsi qualcosa.
Tojo
@ seven of nine
credito alle aziende!?!???!?
forse parli di credito alla fiat o altre multinazionali. nn mi sembra di sentir intornmo a me impresari, imprenditori, liberi professionisti che son inseguiti dalle banche perchè prendano denaro in prestito. inseguire ti inseguono davvero………ma questa è un’altra storia.
tutto si sta ripercuotendo già sull’economia reale!!!!!!!!!!
peggio di così nnncredo potremmo esser amministrati.il problema è che i gruppi bancari continuano a fare grandi affari con questa crisi.
Non si fa una “Bonifica del debito”.
Riavvolgo i post degli ultimi giorni e sintetizzo: se si istituisce un dispositivo permanente di intervento per aiutare i Paesi in difficoltà (fornendo così una protezione implicita da lì in avanti) e si attuano contemporaneamente le ristrutturazioni di chi è fuori parametri per ragioni non contingenti ma strutturali non esiste alcun contagio. Zero.
Quanto ai bilanci bancari, sui quali socialmente possiamo intervenire, alzi la mano chi pensa che quella parte di danno economico derivante dalla ristrutturazione che le banche non sono in grado di assorbire possa essere superiore al rientro del deficit governativo, perché per non rischiare di pagare il primo paghiamo il secondo. Astuto…!
Grazie Bimbo Alieno, un servizio prezioso il tuo.
Avendo um blog in lingua portoghese che tratta anche di materia economica, mi sono permesso di tradurre il tuo articolo e di pubblicarlo. (http://informacaoincorrecta.blogspot.com/2010/11/declaracao.html)
Se sei d’accordo lo faró circolare nella “blogosfera” di lingua portoghese.
Un abbraccio!
Max
Cittadini dei PIIGS, unitevi!
si Bimbo è un lapsus, sono un ottimista in fondo. Banche e cittadini.
sono per l’azione violenta!
distruggiamo tutte le banche,multinazionali e parlamenti credo che senza resettare tutto non ci sia speranza.
katanga
Katanga, l’azione violenta non mi appartiene, non ritengo sia la giusta risposta. Ma tu scrivi dall’Argentina e questo ti conferisce una attenuante
Una domanda BImboalieno
Secondo te,davvero,senza una qualche azione decisa e violenta,si può ribaltare lo scenario mondiale attuale?
Io sono ignorante in tema di economia,ma,non credo che chi ci governa a livello mondiale,son tanto fessi da farsi fregare o da farsi scappare dalle mani TOTALMENTE una simile situazione
Probabilmente si rimarrà sempre “sul punto di morte” e non si morirà mai,chi ci rimette sono i poveri cristi dei cittadini etc etc
Anche io non sono per la violenza,però credo che solo una rivolta seria,farebbe un po spaventare davvero chi sta lassù.Ma intendo a livello mondiale,non focolai “domestici”
Quoto Vittorio Silva. Stanno prendendo tempo. Politica del bastone e della carota. Cercano di pilotare la crisi arrivando comunque dove sanno benissimo che si arriverà, ma cercando di far in modo che non sia drammatica. Non so se ci riusciranno, ma in Europa abbiamo ancora più conigli nel cilindro rispetto agli States.
Bravo BA grande pezzo ! Diffondo !
eheheh
hanno rinviato tutto al dopo 2012. 😀
Non ho ancora letto i post sopra…ma solo l’articolo per ora.
Il buon senso direbbe che i tagli andrebbero fatti a partire dai dipendenti pubblici che prendono cifre sporpositate (e l’Italia e’ uno dei paesi in cui c’e’ molto spazio di manovra in questo senso).
Per il resto….vedremo…
Mi stupisce … lo stupore!
Sono ormai decenni che la classe dirigente si muove sull’ impulso del momento, per assecondare o lisciare l’ elettorato. Lo si tocca con mano in ogni singolo campo. Si sintetizza con la cronaca odierna, dove le alluvioni e i crolli di Pompei pari sono. Investire in sicurezza idrogeologica preventiva non porta voti immediati, come non li porta investire nell’ Arte ma nel primo caso si risparmia molto di più rispetto ai danni e nel secondo si tutela e valorizza un formidabile volano al turismo, e ci si guadagna dieci volte tanto.
E di questi due esempi ce ne sono decine e decine.
Ma caro bimbo, chi ci governa non è li per caso. Per favore non tiratemi fuori i complottoni. Sono lì perchè sono specchio e immagine di un paese, voluti e votati da tutti quanti noi. Andiamo alla catastrofe perchè chi comanda ha deciso così, e noi abbiamo deciso chi ci comanda PROPRIO PER COMPORTARSI COSI’.
Come si diceva in V per vendetta: “ma se volete il vero colpevole guardate in uno specchio”
A mio parere classe politica e relative lobby bancarie conoscono i loro polli. Sicuramente si realizzera’ la loro strategia descritta da bimboalieno. Quanta gente e’ a conoscienza di cio’? Provate a chiedere ad amici e conoscenti e fate una statistica. Esiste un partito che oserebbe mettersi contro le lobby finanziarie? Anche se ci fosse qualcuno disposto a cavalcare l’onda quanto tempo ci metterebbe per prendere la maggioranza, decenni, forse mai?
Mettete mano al portafogli e preparatevi a pagare la cena di altri oppure scappate senza pagare il conto.
caro lorenzo i dipendenti pubblici hanno gia iniziato a pagare congelamento stipendi1300 euro al mese fino al 2013, turnover 1 assunto ogni 5 pensionati, purtroppo i nostri governanti se la prendono principalmente con gli enti locali(sono ai limiti della sopravivnza con conseguenze ai servizi erogati ai cittadini), mentre in altri posti pubblici ministeri, carrozzoni in meridione)i dipendenti pubblici sono troppi e avolte con tantissime figure dirigenziali strapagate.
Basterebbe raionalizzare le risorse eliminare enti tipo provincie e aziende consorziali e municipalizzate anche quotate, destinate a dare stipendi ad ex politici, per non parlare di autostrade telefoni energia che sono stati regalati ai privati.
Gli usa di fronte ad un debito statale enorme quanto risparmio privato detengono?
Lo stato USA e ‘ fatto dai loro cittadini i quali hanno vissuto per anni sfruttando il mondo, perche non si pagano i debiti da soli???????????
“A me piace pagare le tasse, dico davvero. Sono una espressione di civiltà sociale.”
Rubare soldi alla gente per pagarsi puttane, cocaina, armi per derubare anche a gente all’estero e manganelli per proteggere il tutto è civiltà sociale?
“A volte qualche mio interlocutore si lamenta di pagarne tante, io rispondo sempre: “non lo dica a me: io le pago tutte”.
Ma non posso accettare che per non arrecare danno a chi sta maturando ratei del 6, 7 o anche 9% su dei bond comprati consapevolmente sapendo che erano spazzatura, io mi debba vedere sottratti capacità di reddito e servizi.”
Invece che questo succede per pagare auto blu, puttane, cocaina e massacri di innocenti all’estero come detto, va benissimo?
Sempre più giù nel vortice di demenza: e secondo questo apparentemente brillante ragionamento, vendetta sarebbe sulle banche cattive. Siamo sicuri?
Ci rimetterebbero tutti i detentori di bond non solo le banche…uhm, non solo? Aspetta, ma se le banche ci perdessero soldi, cosa impedira a quelli che ti rubano i soldi con le tasse di rubartene altri per “salvare le banche” e impedire il “collasso” ancora una volta?
Nessuno, ovviamente: beh, mi potresti dire che mica tutti, magari salviamo solo le “too big too fail” come in USA così finiamo di spazzar via le banche piccole e viene infine perfezionato il cartello mondiale bancario in monopolio ai pochissimi, guardacaso, che hanno provocato la crisi.
Continuiamo a prendere in giro la gente, mi raccomando, tanto ci cascano sempre a quanto pare…
Grazie Hiei, salvaci dalla demenza, ti preghiamo tutti insieme.
E soprattutto continua a fare obiezioni su cose che nessuno ha scritto, così avrai sempre ragione.
Ti prego, Hiei, non ci lasciare, la lucidità e il tuo buon senso sono una grande risorsa.
“Grazie Hiei, salvaci dalla demenza, ti preghiamo tutti insieme.”
L’unica cura alla stupidità è la morte che io sappia. Puoi chiamarla “selezione naturale” se preferisci.
“E soprattutto continua a fare obiezioni su cose che nessuno ha scritto, così avrai sempre ragione.”
Avrei giurato di aver citato esattamente col copia e incolla, comunque se non altro qualcosa lo dico, nella tua risposta non vedo molti argomenti invece…
“Ti prego, Hiei, non ci lasciare, la lucidità e il tuo buon senso sono una grande risorsa.”
Vedrò se c’è un buco nella mia agenda.
Hiei
E ti sembrava male, hai fatto un copia e incolla e poi hai parlato di auto blu, manganelli e droga.
Tutto da solo.
È la prima volta che passi e subito fai commenti a sproposito, perché se mi conoscessi un po’ sapresti quanto sono fuori luogo. Sei gentilmente pregato di rispettare questo luogo e le persone che lo frequentano. Se invece non sai comportarti, risparmiati lo sforzo di commentare, il tuo linguaggio non è gradito, maggiormente perché commenti completamente OT.
Addio
Gli Stati Nazionali Sono Morti: Lo afferma il Capo dell’UE
Herman Van Rompuy
http://nwo-truthresearch.blogspot.com/2010/11/gli-stati-nazionali-sono-morti-lo.html
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Miti, Mezze Verità e Menzogne Del Sistema Capitalista
“Il capitalismo può piacere o no, ma tutto il mondo sa di cosa si tratta. Quello che cerco di dimostrare è che molte delle premesse utilizzate per il capitalismo sono mezze verità o direttamente miti”
http://www.vocidallastrada.com/2010/11/miti-mezze-verita-e-menzogne-del.html
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Vivere felici in barba agli economisti…
http://blog.ilgiornale.it/foa/2010/11/13/felicita-e-vivere-senza-la-fed/#comments
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Moral Hazard Totalizzante, con data di scadenza….
http://www.ilgrandebluff.info/2010/11/moral-hazard-totalizzante-con-data-di.html
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“La Crisi è un’Opportunità”: Fabbricare una Depressione Globale per creare un Governo Mondiale
http://nwo-truthresearch.blogspot.com/2010/11/la-crisi-e-unopportunita-fabbricare-una.html
Sono d’accordo con Seven of nine (17,01), si sta tentando di rompere il meccanismo perverso che ci ha portato in questa situazione, ovvero il fatto che a qualcuno (i detentori del credito, leggi sistema finanziario) fa comodo che gli stati accumulino sempre più debito, mediante una classe politica spendacciona e inefficiente.
Non sto dicendo che si starà meglio, ripagare i debiti è sempre faticoso per tutti, anche per gli stati, ma avere governi che spendono liberamente soldi non loro per compiacere i finanziatori era da irresponsabili.
Concordo sul fatto che si stia cercando di rompere il meccanismo perverso che giustifica l’indebitamento dello stato in nome di una presunta giustizia sociale favorita dallo stesso.
Ma la storia degli ultimi 100 anni non e’ bastata?
Bisognerebbe fare quello che dicono i tedeschi a scatola chiusa e basta. Han fatto (e subito) abbastanza cazzate nella loro storia da aver le idee abbastanza chiare su come affrontare i problemi alla radice.
E’ una vergogna che gli errori di pochi vengano fatti pagare da tutti….la chiamano statalizzazione delle perdite…..mah….
Financial Markets LAB
Quanti commenti!!!
Io ci ho ripensato e ho cambiato idea, adesso penso anch’io che il male minore sarebbero i default pilotati e ho avuto un’idea! 🙂
Per non destabilizzare troppo i mercati, bisognerebbe che l’Europa si svegliasse da un venerdì ad un lunedì con una ristrutturazione di tutti i debiti nominalmente del 30% (ad esempio), ma PER EQUITA’, parametrata ai valori dei CDS dei singoli Stati relativi alla giornata di venerdì, considerando un valore nominale di 100 da attribuire ai titoli tedeschi. Tutti ci rimetterebbero in proporzione parimenti.
Posto che dovrebbe essere una mossa il più possibile “segreta” per evitare insider e scossoni anticipati, quindi magari è un’utopia, mi interesserebbe sapere da Bimbo Alieno, se ha ancora voglia di rispondere al 37° commento, cosa di cui posso dubitare: ti sembrerebbe una soluzione EQUA?
Seguo poco questo blog, in realtà dovrei farlo molto di più. Quello che hai scritto, indipendentemente da ciò che si può pensare al riguardo, mette in evidenza una cosa: ora non sanno che fare.
Fermarsi in attesa del 2013 e il conseguente crollo della spesa avrà conseguenze ancora più atroci se consideriamo come il crollo dei servizi genererà altra disoccupazione. Come hai ben detto il nostro Pil E’ per buona parte spesa pubblica.
sono d’accordo con Katanga, l’unica soluzione è un reset completo di tutto.
prepariamoci che il momento è vicinissimo, molto prima del 2013
@Claudia: certo che rispondo!
Dobbiamo focalizzare quale sia l’esigenza. E per me è quella di consentire ai Paesi di emettere. Senza emissioni non ci sarebbero rimborsi e sarebbe il disastro. Dunque facoltà di emettere e progressivo rientro nei margini.
In quest’ottica lo statement avrebbe dovuto funzionare all’inverso: “si è esagerato, e chi ha investito male ne subirà le conseguenza, ma da oggi, o dal 2013 se preferite, sarà in vigore una rete di salvataggio per chi incontra problemi contingenti. Dunque il mercato non abbia paura di sottoscrivere le prossime emissioni, perché saranno di qualità maggiore di queste.
Per accedere a questo passo, dobbiamo prima forzatamente portare i Paesi con un debito eccessivamente debordante entro livelli di sostenibilità, da qui un haircut a seconda di quanto oltre una certa soglia di debito/PIL.
Danni sociali? Molti. Ma il conto lo pagheremmo tutti, condiviso.
Se l’errore è da cercare nei comportamenti passati non è accettabile che venga scaricato sulle emissioni future
Sì, grazie della risposta, ora sono convinta anch’io di tutto, ma il prossimo passo qual è?
Io alle rivolte e agli scioperi non credo e poi mi piacciono le maniere civili, non credo nemmeno alle raccolte di firme, ora ci sarà il BlogEconomy Day, avrà visibilità, potrebbe essere un’occasione per concepire una lettera da far arrivare a Trichet. La lettera degli Economisti, giusta o sbagliata non lo so ma qualcuno che conta l’avrà pure letta, una proposta Tua e di altri blogger che la sottoscrivano e che arrivi all’indirizzo giusto la vedo come l’unica possibile messa in pratica di questo interessantissimo post che, per quanto chi dispone di facebook (io no) lo possa divulgare, lascerebbe se no il tempo che trova: bisogna che arrivi a poche persone, ma giuste, è inutile che arrivi a tremila persone che non possono farci niente se non condividere.
Dai, è ora di provare a mettere in pratica qualcosa per il futuro dei nostri figli, più che per il nostro…
Una lettera, basta una lettera…almeno provare!
@Claudia
Ma avranno voglia di leggerla? E se la leggono avranno voglia di capire? E se capiscono, avranno voglia di mettere in pratica? E se vorranno mettere in pratica, gli sarà permesso di farlo?
@ Yuma:
io sono già di mio individualista, realista al limite del cinismo, non credo nel motto “l’unione fà la forza”, ecc., per una volta che mi sforzo di farmi venire un’idea che cozza contro la mia natura, tu me la smonti sul nascere 🙂
Io penso che a domanda si risponda, qualcuno dovrebbe rispondere a questa ipotetica lettera, almeno rispondere in maniera civile, come in maniera civile si chiede qualcosa…
Io, una vaga idea di cosa potrebbero farsene le “alte sfere” della lettera dei blogger italiani ce l’ho, ma non posso scriverlo.. 😀
No, non credo che si tratti di escogitare soluzioni contabili per far quadrare conti ormai troppo sballati.
Qualcuno ha parlato di RESET, ripartire da zero, ok, ma con quali prospettive?
In fondo questo empasse dell’economia, non è il risultato della crisi MORALE delle nostre società?
Non credete che la logica del PROFITTO come motore del nostro sviluppo, abbia ormai fatto il suo tempo?
Potrà sembrarvi retorico, o addirittura naif, ma secondo me, con la legge dei NUMERI, da questa fogna, non se ne esce.
guru
@ Guru
certo,, non se ne esce e non se ne uscirà.
Anche solo per il fatto che la fogna ha solo girato il suo corso.
Adesso è da noi e sta liberando dai miasmi un sacco di altra gente che comincia a star meglio e che di questi NUMERI godrà benefici.
Guarda cos’è ssuccesso al G20. NIENTE !
Ora Cina ed Emergenti andranno per conto loro,faranno quello che farà comodo a loro ,metteranno dazi sull’ingresso di capitali stranieri per evitare di essere scippati per preservare il bene loro e non per il bene nostro .
Questi signori non fanno beneficienza globale, sanno di essere stati sfruttati per lungo tempo, e ora passano alla cassa a riscuotere
Certo dà fastidio, ma cambiare ora il paradigma perchè non fa più comodo a noi è un po’ ridicolo, ti pare? Soprattutto dal loro punto di vista
Salve.
Non ho capito una cosa, probabilmente perchè non so bene l’inglese e nemmeno l’economia :P.
Per come ho capito io dal 2013 l’europa ha avvertito che ci sarà la possibilità di ristrutturare i titoli, ma tutti! non solo quelli emessi dopo. no?
Cioè fino al 2013 cuccagna garantita anche dalla parte a tripla A dell’europa…. e poi se uno non ha venduto in tempo rischia come dovrebbe.
Altrimenti è come dire: affrettatevi a comprare i bond dei piigs ora che vi rendono bene e vi pariamo noi le chiappe in ogni caso fino a scadenza!!
Dovrebbero alzarsi mostruosamente tutte le obbligazioni statali in questo modo, o no?
Da venerdì mattina i rendimenti dei bond irlandesi sono scesi di oltre un punto.
Coincidenze?
@ yuma
..ma non lo so, non mi sembra che i Paesi emergenti stiano adottando un modello di sviluppo consapevole, o comunque diverso dal nostro.
Non credo che un “impero” orientale possa nascere dalle ceneri di quello occidentale.
Il “nostro” è stato un percorso, cominciato con l’epoca coloniale e culminato con la globalizzazione dei mercati.
Indietro non si torna, per quella strada.
Vedo piuttosto un dominio dei grandi gruppi di potere economico dove le differenze non saranno collocate geograficamente.
Per quel che riguarda la nostra bella Italia, invece, vedo l’unica salvezza nella scelta autarchica di una autosufficenza alimentare ed energetica a costo di mangiare patate al lume di candela.
Ti piacciono le patate?
😀 guru
@ Guru
ma non lo so, non mi sembra che i Paesi emergenti stiano adottando un modello di sviluppo consapevole, o comunque diverso dal nostro.
…..
infatti, è proprio per questo che ho già piantato le patate 🙂
Indirettamente coloro che avevano soldi già da prima fanno pagare le conseguenze delle loro scelleratezze a chi non ne ha. E la cosa rischia di ripetersi ancora!
..ma non lo so, non mi sembra che i Paesi emergenti stiano adottando un modello di sviluppo consapevole, o comunque diverso dal nostro.
………………………………………
Veramente, una differenza c’è. Almeno per quanto riguarda la Cina.
Loro hanno un vantaggio sul nostro modello: non hanno la democrazia per limitare le loro decisioni a periodi elettorali.
Loro se ne freganno di portare dei risultati a breve termine e questo è la ragione per la quale, prima o poi, decideranno del nostro futuro. (oltre ad evitare i nostri stessi errori basati principalmente su un sistema goloso di profitti veloci e facili).
Veramente non sono molto preoccupato per la nostra economia. Se non la salviamo noi, i nostri cugini orientali avranno il grande piacere di darci una mano con gli interessi. (speriamo non in 2013)
Un pò preoccupato per la democrazia però lo sono…